Cronaca di Frosinone

Venerdì 22 settembre 2006
TREMILA posti-letto in più per gli acuti negli ospedali laziali, a fronte dei quali però ne mancano....

di LUCA SERGIO

2.000 di lungodegenza per le lesioni celebrali. Situazione un po’ diversa in provincia dove non c’è eccedenza per gli acuti mentre per lungodegenza ancora non sono stati realizzati tutti quelli previsti. La situazione del Lazio è emersa a Roma durante la presentazione del congresso internazionale sulle gravi cerebrolesioni acquisite promosso dalla Tosinvest Sanità nella clinica «S. Raffaele» di Cassino dal 25 al 28 settembre. «Nella regione – ha detto l’assessore alla sanità Augusto Battaglia – stimiamo una ncessaria aggiunta di 2.000 posti letto per le lungodegenze conseguenti a una grave lesione cerebrale. Se dovessimo perseguire direttamente il Piano nazionale, che prevede 4,5 posti letto ogni mille abitanti, nel Lazio ci troveremmo con 5 mila posti letto in più. Ma il Lazio, per il semplice fatto che ha al suo interno Roma, dove si formano il 25% dei medici italiani e dove ci sono cinque policlinici universitari, insieme a tutte le incombenze di una capitale, è necessaria un’aggiunta di posti letto». «Non è solo un problema di numero – ha aggiunto – ad esempio c’è un eccesso di posti letto per i trattamenti ai malati acuti, ma abbiamo una rete ospedaliera squilibrata: molto forte su Roma ma che si indebolisce fortemente nelle province». «C’è quindi un problema di ridistribuzione delle forze, sia per il numero di posti letto sia per la riabilitazione necessaria in caso di lesioni cerebrali. Dobbiamo pensare a un progetto in cui ridistribuire queste forze e stiamo lavorando in sintonia con l’Agenzia di Sanità Pubblica per preparare una proposta che andrà poi discussa con i sindaci, con il territorio e con le strutture». Ma quando si conoscerà il piano definitivo?