Cronaca locale

Sabato 28 ottobre 2006

Sprechi, condannato ex manager Asl
L’ex dirigente e l’ex direttore amministrativo dovranno risarcire 35 mila euro

di MASSIMO CECI

La Corte dei Conti del Lazio condanna l’ex direttore generale (N.P.) e l’ex direttore amministrativo della Asl di Frosinone negli anni 1999-2000 (G.B.) a risarcire alla stessa Asl di Frosinone 35.975,18 euro per aver conferito un incarico di consulenza informatica ad una società esterna senza servirsi delle risorse interne. "Il contratto stipulato con la predetta società - si legge nella sentenza del 3 ottobre - appare carente sia di un presupposto di legittimità ineludibile, quale la effettiva mancanza di personale interno idoneo allo svolgimento dello stesso compito, sia dell'effettiva utilità della prestazione fornita".
"La documentazione e l'istruttoria espletata - motiva la Corte - consentono di poter apprezzare che il Direttore Generale della ASL di Frosinone, con delibera n. 1616 del 18 giugno 1999, affidò alla società l'incarico, affermando nella premessa che si era ritenuto opportuno avviare il nuovo sistema di contabilità, che vi era necessità di potenziare l'Unità Operativa Sistemi Informativi e che si procedeva alla stipula del contratto dopo aver effettuato le opportune verifiche di mercato e valutato, in maniera comparativa, l'offerta come quella più rispondente alle esigenze". Ma la Corte non rinviene documentazione comprovante la verifica di mercato e la valutazione dei dati, mentre "emerge dall'istruttoria che l'attività espletata dalla società riguarda solo l'inventariazione e valutazione della dotazione software (e) nulla risulta in merito allo svolgimento effettivo delle altre prestazioni ugualmente dedotte in contratto". E poi, ancora, si legge "che non risulta per nulla provato che l'Unità non fosse in grado di assolvere egregiamente a tale compito": "non si comprende come questa esigenza potesse essere assicurata con un apporto professionale di un solo tecnico, per un breve periodo e per un esiguo numero di ore settimanali". Conclusione: "Non può non riconoscersi, in questo siffatto modo di gestire il pubblico denaro, quanto meno la colpa grave".
Ma ora il sindacato della sanità Fials lancia l'allarme di un nuovo possibile "danno erariale": il conferimento di un incarico esterno di collaborazione, il 5 ottobre, per attività di "coordinamento della attività degli uffici di staff afferenti alla direzione generale". Secondo il vice segretario provinciale Francesco D'Angelo, il conferimento sarebbe "del tutto sfornito dei necessari presupposti di legge", per cui la Fials avrebbe "inoltrato un ulteriore esposto alla procura della Corte dei Conti e al presidente della giunta regionale". Poi il sindacato affonda il colpo: "Il 20 settembre, la Asl ha assunto 9 dirigenti amministrativi da collocare in staff nelle direzioni". Ma il direttore generale Giancarlo Zotti ribatte: "Ho reiterato la delibera del collaboratore perché unica persona di mia fiducia. Si tratta di un rapporto fiduciario, non fa amministrazione. Per quanto attiene ai 9 dirigenti, non hanno ancora avuto i nuovi incarichi: li stiamo decidendo, per questo sono rimasti nelle vecchie posizioni".