Cronaca locale

Lunedì 18 dicembre 2006

All’ospedale San Benedetto di Alatri le apparecchiature di radiologia non idonee alle richieste dell’utenza

A SEGUITO della polemica del RSU della UIL-FPL Giulio Rossi sui bandi per l’acquisto di apparecchiature mediche per i vari ospedali della provincia, torna alla ribalta il problema della radiologia del San Benedetto. La situazione appare poco confortante, vediamo perché: delle tre sale di cui dispone il reparto, nella prima c’è un ortoclinoscopio vecchio di circa 30 anni non funzionante, nella seconda sala c’è un troco-stratigrafo che in caso di guasti non è facile riparare per la mancanza in commercio dei pezzi di ricambio; l’apparecchiatura che consente di eseguire panoramiche dentali e visualizzare le articolazioni temporo-mascellari non funziona da anni; solo la terza sala sembra essere in discrete condizioni di funzionamento per ciò che riguarda i contrasti e le mammografie. Per non parlare, poi, della Tac che risale ai primi anni novanta e richiede continui interventi di manutenzione straordinaria e la struttura dispone di un solo apparecchio portatile per le radiografie ai pazienti ricoverati che se non funziona causa il blocco del servizio stesso. Infine, la situazione del 118 che, nonostante continui interessamenti dei responsabili sindacali, convive ancora con una condizione a dir poco “ingenerosa” visto il tipo di lavoro che questi operatori svolgono per la comunità. La condizione dei locali è sotto gli occhi di tutti, i materiali in dotazioni scarseggiano (ad esempio le barelle radiotrasparenti). Più volte segnalata la difficoltà di manovra per le autoambulanze a causa di macchine parcheggiate un po’ alla rinfusa sui lati del percorso d’emergenza di fronte al bar interno alla struttura ospedaliera. Come pochi giorni fa è stato segnalato, comunque, sembra che i vertici della ASL frusinate si stiano impegnando a risolvere alcuni dei problemi più volte tornati alla ribalta della cronaca, quello che si attende, però, è un vero e proprio piano di interventi che possa dare continuità alla manutenzione e un piano di investimenti sulla struttura che la riqualifichi visto che molti anni fa questo ospedale era considerato un fiore all’occhiello per l’intera provincia. Rossi, inoltre, ha inviato una nota ufficiale a tutte le istituzioni locali competenti per segnalare il disagio di moltissimi lavoratori precari circa le notizie che in questi giorni vengono pubblicate sulla stampa locale circa licenziamenti dovuti a contratti non rinnovati in base a fantomatiche graduatorie ed addirittura di rinunce a posizioni maturate presso l’ufficio di collocamento per conservare il posto di lavoro precario: “…Essendo certi che sia di fatto nullo qualsiasi patto che costringa un lavoratore a rinunciare ad un diritto sancito da specifiche disposizioni di Legge chiediamo un intervento immediato delle SS.LL. per garantire i livelli occupazionali nell’assoluto rispetto delle normative e dei contratti nazionali di lavoro».