Cronaca locale

Martedì 9 gennaio 2007
Esternalizzazione della manutenzione, la Fials attacca
Denunciata una condotta antisindacale in una operazione che costa alle casse della Asl più di 8 milioni l’anno

NUOVO braccio di ferro tra la Fials e l’Asl di Frosinone. Questa volta il «campo di battaglia» è rappresentato dalla esternalizzazione dei servizi di manutenzione e conduzione ordinaria e straordinaria degli impianti elettrici, tecnologici, idrici e di climatizzazione di gran parte delle strutture sanitarie ciociare. «Tale processo - scrivono il vice segretario provinciale dell’organizzazione Francesco D’Angelo e il legali di fiducia del sindacato, avv. Giuseppe Tomasso - di ristrutturazione/esternalizzazione ha interessato direttamente anche il personale dipendente della Asl, al quale sarebbe stata concessa l’opzione di continuare ad espletare le funzioni della qualifica rivestita alle dirette dipendenze della ditta aggiudicatrice rimanendo dipendenti della Asl ovvero di essere ricollocati nei ruoli dell’Asl in relazione ai titoli di studio posseduti, con possibilità di corsi di formazione». «Il costo annuale - continua la Fials - di detta esternalizzazione per la sola Asl di Frosinone è fissato in 8.497.670,34 euro per la durata di otto anni». Un atto che secondo il sindacato andrebbe ad incidere fortemente sui processi occupazionali con influenza sull’organizzazione e la gestione complessiva delle risorse umane. Il tutto sarebbe dovuto passare al vaglio di una concertazione sindacale «ed invece la Asl di Frosinone ha liquidato la questione con una convocazione alle parti sindacali a meno di 24 ore dalla riunione fissata e, subito dopo, ha adottato la deliberazione della esternalizzazione in questione con decorrenza 1 gennaio 2007, revocando tra l’altro gare già indette». Una questione questa che si intreccia con il grave problema del precariato nella sanità. L’assenza di una seria programmazione del fabbisogno personale avrebbe portato la Asl a non tenere in adeguata considerazione la situazione dei precari. Per questo, denunciando una condotta antisindacale da parte dell’azienda sanitaria, sollevata anche davanti al giudice del lavoro del Tribunale di Frosinone, la Fials rimarcando «una strana sordità della sanità aziendale nonché di quella regionale, le cui determinazioni appaiono di difficile collocazione nell’ambito di un razionale utilizzo di risorse con l’obiettivo primario della tutela degli interessi pubblici, tra i quali sono da annoverare i lavoratori siano essi dipendenti che precari, si richiede l’immeditata revoca della esternalizzazione e l’immediata apertura di un serio tavolo di trattativa sindacale che tenga conto anche della problematica dei precari».

Pie.Pag.