Cronaca locale

Mercoledì 14 marzo 2007
Cgil, Cisl, Uil
Le donne nel frusinate: idee e nuove prospettive

di MARILENA COLAGIACOMO

«LE donne nel frusinate: idee e proposte». È il titolo dell’importante convegno che si terrà domani nella Sala Convegni della Camera di Commercio di Frosinone. L’iniziativa, promossa da Cgil, Cisl e Uil provincilai, nasce con l’intento di avviare un’analisi della condizione femminile nella nostra provincia per poter elaborare, poi, la piattaforma provinciale di genere. Ai lavori, presieduti da Anita Tarquini, segretaria provinciale Uil Frosinone, parteciperanno Bruna Cossero, segretaria Cgil Frosinone, Alessandra Tibaldi, assessore regionale alle Politiche del Lavoro e Pari Opportunità, Francesco Scalia, presidente della Giunta Provinciale, Fiorenza Taricone, dell’Università degli studi di Cassino, Claudia Pompeo, vicepresidente di Confindustria Frosinone e Giustina Rondinelli, coordinatrice donne Cisl Lazio che concluderà gli interventi. Ma, l’incontro sarà arricchito anche dalle preziose testimonianze di alcune donne. Racconti di vita e di lavoro di Anna Maria Palombo, Giuseppina Giugliano e Patrizia Pascucci. Fondamentale sottolineare, inoltre, che il convegno si inserisce in un progetto ancora più ampio; una serie di iniziative previste per l’«Anno Europeo delle Pari Opportunità». «È questa una iniziativa importante - dichiara Maria Pia Brait, segretaria provinciale Cisl - perchè per la prima volta Cgil, Cisl e Uil, partendo da una lettura scientifica globale della condizione della donna nel frusinate, intendono promuovere esperienze innovative, finalizzate alla realizzazione di programmi specifici di genere con il coinvolgimento di tutto il territorio». Le donne della nostra provincia, insomma, si interrogano sul loro futuro e sul futuro dell’intero territorio. «Certo la condizione femminile – amette la segretaria Cgil Bruna Cossero – sembrerebbe offrire scarsa partecipazione attiva delle donne al lavoro, alla vita collettiva e alla politica e nei luoghi decisionali, probabilmente anche per difficoltà di conciliare lavoro e famiglia. Il fulcro di quest’iniziativa è finalizzata alla raccolta di dati statistici e socio-economici, e soprattutto all’intercettazione del bisogno di rappresentanza, onde migliorare le condizioni della donna sul territorio».